Software Gestionale e Disaster Recovery: l’importanza di affidarsi ai leader di mercato

Qualsiasi azienda basa la propria attività su un asset divenuto ormai fondamentale: i dati!

Si tratta infatti di una risorsa unica e preziosa per tutte le organizzazioni; i dati aziendali contengono una mole di informazioni vitali per un regolare proseguo dell’operatività aziendale quali progetti, file, immagini, documenti, strategie, software etc.
Per queste ragioni i dati necessitano di una particolare attenzione e cura, attraverso apposite soluzioni che consentono di proteggerli in maniera sicura e di recuperarli in caso di disastri di varia natura. Già a partire dalla metà del ‘900 si iniziò a ragionare sulla natura del problema, individuando le prime soluzioni in termini di “Disaster Recovery“.

Disaster recovery: cos’è e perché é importante

Ma cosa si intende esattamente per Disaster recovery?
Nell’ambito della sicurezza informatica, con Disaster recovery (D.R.) si intende quell’insieme di misure tecnologiche finalizzate al ripristino di sistemi, dati e infrastrutture indispensabili per l’erogazione dei servizi d’impresa a fronte di gravi emergenze che ne intaccano la regolare funzionalità.
Tali situazioni di emergenza possono far riferimento sia ad eventi calamitosi naturali (terremoti, incendi, alluvioni), sia ad attacchi informatici o furti. Il principale fenomeno che le tecnologie D.R devono però fronteggiare, è rappresentato dall’errore umano con un incidenza del 23% sul totale dei casi.
È facile comprendere perché sia tanto importante ricorrere alle misure offerte dalla Disaster recovery, la perdita improvvisa dei dati e la conseguente impossibilità di recuperarli, mettono in seria difficoltà qualsiasi tipologia di organizzazione, portando, nei casi più gravi, anche alla cessazione definitiva dell’organizzazione stessa.
Grazie alla Disaster recovery, è possibile invece pianificare e prevenire l’eventualità che tali disastri si verifichino, individuando, in base all’entità, diverse tipologie di intervento in modo da poter recuperare la totalità, o quasi, dei dati persi.
Questa serie di interventi vengono quindi ricompresi all’interno di un piano di Disaster recovery vero e proprio, basato sul Business Continuity Plan che ciascun impresa dovrebbe attentamente elaborare.
Queste attività di pianificazione, consentono di individuare tre tipologie principali di misure:

  • misure preventive: finalizzate a prevenire la possibilità che un determinato evento si verifichi;
  • misure investigative: finalizzate ad identificare o scoprire eventuali eventi indesiderati;
  • misure correttive:finalizzate alla correzione o al ripristino del sistema di dati una volta che il disastro si è verificato.

Affinché tali misure siano efficaci, è necessario valutare anche la bontà del piano di Disaster recovery stesso, attraverso due parametri di misurazione principali:

  • l’RPO (Recovery Point Objective): quantità di dati non ancora sincronizzati in caso di disastro;
  • l’RTO (Recovery Time Objective): tempo necessario per completare la procedura necessaria a rendere i propri servizi nuovamente attivi sul sito di Disaster recovery.

Ovviamente, più sono bassi tali parametri, maggiore sarà l’efficacia delle misure di Disaster recovery.